Le troviamo in cinque zone del corpo:
• L’apparato digerente, dalla bocca all’ano.
• L’apparato respiratorio, dalle narici ai polmoni.
• L’apparato urogenitale: uretra, vescica e utero e vagina nelle donne e glande nell’uomo.
• L’interno delle palpebre.
• L’interno delle orecchie.
Le mucose possono risultare particolarmente soggette a fastidi durata chemioterapia e radioterapia poichè le cellule che le compongono tendono a differenziarsi molto velocemente. Prima di iniziare i cicli di cura è consigliabile recarti dal tuo dentista per una igiene dentale. Per evitare o ridurre l’insorgenza di stomatiti, sanguinamenti gengivali e infiammazioni è importante utilizzare uno spazzolino con setole morbide, un dentifricio non abrasivo, bastoncini interdentali anziché il filo. Nei giorni successivi ai trattamenti è opportuno ridurre l’utilizzo di fumo e alcol per non irritare la mucosa orale ed è consigliabile l’utilizzo di miele rosato per lenirla.
Sensazione di bruciore, irritazione, lacrimazione eccessiva o secchezza possono essere effetti comuni della terapia chemioterapica che regrediscono al termine dei cicli. Inoltre, l'eventuale assenza di ciglia protettive potrebbe esporre i tuoi occhi a polvere ed agenti esterni.
Per ridurre queste sensazioni fastidiose munisciti di lacrime artificiali o, eventualente, di un collirio prescritto dal tuo medico. Utilizza Make up ipoallergenico.
Potrà portarti beneficio anche utilizzare occhiali da sole o con lenti fotocromatiche per proteggerti dal vento e dal sole. Evita di utilizzare rimedi della nonna come impacchi o infusi poiché potresti involontariamente portare germi e batteri meglio occhi già irritati.
La secchezza vaginale è molte frequente durante le terapie antitumorali e può dipendere da vari fattori: danni provocati da radioterapia pelvica ai vasi che circondano la vagina, riducendo la qualità della congestione vascolare in corso di eccitazione genitale; la scomparsa o quasi della produzione ovarica, causata dalla chemio e dalla radioterapia, non solo di estrogeni ma anche di testosterone, che oltre ad aiutare il desiderio aiuta anche l’eccitazione genitale; la pillola, che in circa il 22% dei casi può essere associata a secchezza vaginale.E' un problema che ti consiglio di affrontare senza imbarazzi col tuo oncologo.
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