Affetti&Sessualità

La sessualità dopo una diagnosi oncologica

Quando nella vita di una persona irrompe una diagnosi oncologica, si vive solitamente una profonda crisi esistenziale. Essa è talmente grande da mettere in discussione l’identità stessa, i suoi valori e la sua progettualità di vita. Le condizioni legate alle terapie come il vomito, la caduta dei capelli, la depressione e la stanchezza, alterano l’immagine di sé: sentirsi meno attraenti e desiderabili condiziona necessariamente la nostra vita sessuale. E’ utile in questi casi focalizzarsi sulla cura di se stesse, dedicandosi ad attività coinvolgenti e gratificanti e, perché no, anche allo “shopping terapeutico” fino alla ripresa, o persino l’inizio, di una vita più attiva e sana, migliorando l’alimentazione e l’esercizio fisico. Questo ti porterà a sentirti meglio con te stessa, con gli altri, ma soprattutto con il tuo partner.
Qualora questi cambiamenti positivi non bastassero non bisogna sentirsi in imbarazzo nel chiedere aiuto al proprio oncologo, che sicuramente ti suggerirà a male ambito medico specifico rivolgerti in questo momento: il ginecologo, il sessuologo e lo psicologo. Le problematiche di origine fisica, infatti non sonol'unico fattore da considerare. Bisogna tenere conto della qualità del proprio rapporto di coppia. Il desiderio sessuale e la voglia di sessualità, in questo momento, potranno risentire delle nostre cattive abitudini, precedenti la malattia, rischiando, se non trattate di sfociare in vere crisi relazionali e non solo sessuali. Non bisogna sottovalutare che il buon funzionamento sessuale è strettamente collegato ai vissuti emotivi, se ti senti depressa, ansiosa e preoccupata, sicuramente la voglia di fare l’amore non nascerà spontaneamente, ma questo vale per ogni momento della nostra vita. E’ ovvio che  avere un compagno in grado capirti, con capacità di condivisione e ascolto, potrà sicuramente aiutare a preservare gli aspetti intimi della vostra coppia.

La Chemioterapia può agire in modo diretto o indiretto sul funzionamento sessuale e sulle capacità riproduttive. Sarà il tuo oncologo a fornirti tutte le informazioni relative al protocollo terapeutico. E' possibile che si presentino sintomi di menopausa precoce come vampate di calore, irritabilità, disturbi del sonno, secchezza vaginale  e lievi perdite ematiche dopo rapporti. Potrebbe provocare calo del desiderio, stomatiti e candida. Per i 4 giorni successivi alla chemioterapia utilizza il preservativo e lava separatamente intimo e lenzuola. In caso di menopausa precoce utilizza un gel lubrificante che ti sarà consigliato dal tuo farmacista o dal tuo medico. 

La Radioterapia consiste nell’ irradiare la zona bersaglio. Se la zona di irradiamento coinvolge la zona pelvica (es. tumore del retto, della vescica e della cervice) può avere effetti sull’ attività ovarica e sulla secrezione ormonali. Per conoscere l’entità del danno, confrontati con il tuo radioterapista. All’inizio del trattamento e per alcune settimane dopo la sua conclusione, la radioterapia può causare un’infiammazione che rende la vagina particolarmente sensibile. Nel lungo periodo l’irradiazione può regredire lasciando una sorta di cicatrice, con conseguente restringimento, lasciando le pareti meno elastiche e poco lubrificate. Sicuramente l’insieme di questi aspetti modificheranno il modo in cui la coppia vive il piacere sessuale. La radioterapia potrebbe inoltre indurre la formazione di piccole ulcere alle pareti vaginali, con conseguenti lievi sanguinamenti. Il sesso è praticabile durante la radioterapia, è consigliabile l’utilizzo del preservativo.
Gli effetti della chirurgia nella sessualità variano molto in base alla tipologia di intervento che si affronta. Sarà sicuramente l'oncologo a fornirti dettagliatamente tutte le informazioni di cui avrai bisogno. In caso di stomia attendi 2,3 ore dopo i pasti per avere rapporti sessuali e cambia la sacca poco prima del rapporto. Se dovesse crearti imbarazzo puoi utilizzare cinture o intimo apposito per nascondere la sacca.

Piccoli spunti

  • Valuta l'idea di rivolgerti ad un sessuologo
  • Chiedi al tuo oncologo, anche tutte le informazioni relative agli effetti collaterali dei trattamenti, sul funzionamento sessuale, questo ti aiuterà moltissimo a capire ed individuare le eventuali problematiche, senza generare troppe paure
  • Parla con il tuo partner. Condividi le tue paure, le tue sensazioni e i tuoi desideri. Anche se ti conosce da anni, non può leggerti nel pensiero.
  • Se ti senti a disagio con il tuo partner, non sottovalutare l'idea della masturbazione
  • Crea un ambiente che più ti possa far rilassare, la penombra o il calore della luce d'una candela..
  • La letteratura erotica può darti spunti e stimoli
  • Potresti cambiare il tuo abituale abbigliamento intimo con indumenti più coprenti, ma assolutamente sensuali come babydoll, pizzi, calze autoreggenti e quello che sai per certo faccia aumentare il desiderio di entrambi
  • Chiedi al tuo oncologo, anche tutte le informazioni relative agli effetti collaterali dei trattamenti, sul funzionamento sessuale, questo ti aiuterà moltissimo a capire ed individuare le eventuali problematiche, senza generare troppe paure
  • Prolunga i preliminari
  • Considera l'attività sessuale come un momento per provare piacere e non per dimostrare qualcosa all’altro.
  • Sfrutta momenti della giornata da dedicare all'attività sessuale.
  • Evita l'acquisto di gel lubrificanti se non dopo esserti consultata con uno specialista, il farmacista saprà già darti ottimi consigli! La maggior parte dei lubrificanti che si trovano sulla grande distribuzione non sono prodotti con le accortezze necessarie per una donna in terapia.